sabato 27 febbraio 2010

Gnocchetti speck e rucola



Primo piatto da preparare veramente in una manciata di minuti e con una resa e nella presentazione e nel sapore davvero eccezionale. L'idea me l'ha data il blog ormai supermega conosciuto di Francesca "Dolci e non solo" perenne fonte di ispirazione per tutti noi che dei fornelli siamo appassionati ed in fondo anche un pò schiavi, perchè se per qualche giorno, non blogghiamo abbiamo vere crisi di astinenza.
La ricetta di Francesca prevede gnocchi freschi fatti in casa e l'uso del gorgonzola al mascarpone, dato che io non avevo il tempo necessario per fare la pasta in casa ho optato per il formato appunto di una nota marca di pasta secca di Gragnano, gnocchetti sardi, ed ho sostituito il gorgonzola che non amo con del semplice mascarpone.

Ingredienti per quattro:
- gr. 400 gnocchetti sardi
- gr. 120 circa di mascarpone freschissimo
- gr. 70 circa di speack a fette
- gr. 100 circa di rughetta fresca e tagliata piccola
- olio extravergine d'oliva q.b.
- sale e pepe q.b.

Il condimento è talmente veloce che lo preparate tranquillamente dopo aver calato la pasta nella pentola di acqua bollente e poco salata (per via dello speack, è meglio aggiungerlo dopo, se proprio si deve).
In un padellino mettete un filo di olio extravergine di oliva e lo speack tagliato a strisce non troppo piccole. Fate saltare lo speack fino a renderlo leggermente croccante e tenetelo da parte nel suo sugnetto di cottura.
Intanto avrete anche lavato e tagliato alla stessa maniera la rughetta freschissima.
Una volta cotta la pasta, tenete da parte un mestolo di acqua di cottura.
Unite alla pasta al dente lo speack e il sughetto, la rughetta cruda e il mascarpone, un filo di pepe nero e se occorre un altro pò di sale, aiutatevi ad amalgamare il tutto con un pò dell'acqua di cottura tenuta da parte.
Il piatto va mangiato subito e ben caldo.

mercoledì 24 febbraio 2010

Crepes radiccio e salsiccia


L'evento di questa settimana è il compleanno della mia sorellina.
Nell'indecisione se festeggiarla a sorpresa o con tutta calma il sabato sera, ho tolto l'imbarazzo e le ho detto che avrei preferito fare una cena con gli amici più cari il giorno appunto del compleanno...giovedì. Ovviamente, visto che non mi faccio mai mancare niente, e questa è una delle settimane lavorativamente parlando più impegnative, tra il fuggi fuggi generale alla chiusura dell'orario d'ufficio, il dover trovare la strada aperta senza nessuna frana che ormai ci costringere per pochissimi metri a macinare chilometri di autostrada tra un'uscita e l'altra (voglio vedere quando riapriranno la variante che in pochissimo mi portava da casa all'ufficio!!!), fare la spesa per il menù prescelto, dimenticate per sopravvivenza fisica le lezioni di tango...non vedo l'ora che questa settimana mi consenta una sana SPALMATA sul mio amato divano.

Questo che posto oggi è uno dei primi preparati appunto per il cumple della sora (furbescamente prepararto prima e poi infornato la sera della festa con OTTIMI RISULTATI)

Ingredienti:
- crepes (la ricetta della pastella è stata già postata)
- 1 salsiccia grande di maiale non piccante, altrimenti 2
- 3 cespi grandi di radicchio, altrimenti 4
- 1 scalogno o in mancanza 1 cipolla
- 1 dito di vino rosso
- 50 gr di parmigiano grattugiato
- 100 gr emmental o formaggio di vostro gusto
- 1/2 litro di besciamella

Dopo aver preparato come al solito le crepes, pensiamo al ripieno: lavare e tagliare il radicchio a strisce molto sottili, quindi cuocerlo in una padella dove prima si è fatto rosolare lo scalogno (o cipolla) tritato e la salsiccia spellata ben sgranata, in modo che la polpa non è appallottolata. Sfumare il tutto con il vino e salare, lasciare cuocere una decina di minuti incoperchiato, mescolando di tanto in tanto. Preparare la besciamella come al solito. Unire radicchio, besciamella e l’emmenthal a scagliette e stendere questo ripieno su ciascuna crêpe, arrotolatele e disponetele nella prirofila che andrà poi in forno e che avrete prima imburrato e con un filo di besciamella sul fondo. Una volta dsiposte tutte le crepes, ricoprirle con besciamella e per finire con fiocchetti di burro e parmigiano. Poi in forno per 20 minuti a 200°, servire calde.

sabato 6 febbraio 2010

Dulce de leche



Urge postare la ricetta di questa goduria, tutto nasce dalle mie insane voglie e dalla pubblicità che ne faccio in giro (facebook in primis)!
Come ogni goloso di questo mondo, quando qualcosa non va nel verso giusto, ci si consola con qualcosa di dolce e stavolta dato che l'umore giovedì ha toccato veramente il crollo, il "consolino" me lo sono fatto a livelli da paura.
Il dulce de leche, è come chi scrive di cucina o comunque legge i vari food blog sa, la crema di latte argentina, ossia del semplice latte che cuocendo a lungo prende il colore ed il sapore di una fantastica caramella mou ma con la consistenza di una crema densa.
Come "perfidamente" dice un'amica tanguera ogni cucchiaino è un chilo...ma oggi me ne frego, oggi mi vizio e poi certo, dovrò regalarne un pò in giro perchè ne ho fatta troppa, non ho voluto credere alla resa e ne ho riempito un barattolo da poco meno di un chilo...quindi se i conti di Dony sono giusti...troppi chili si si, ragazzi chi ne vuole, ve la mando e per me ne tengo solo un barattolino.

Ci sono due modi per fare il dulce di latte, uno FACILE e l'altro FACILISSIMO, per cui non ci sono scuse, è una di quelle cose che se non la fai è perchè proprio NON LA VUOI FARE.

PRIMO PROCEDIMENTO (FACILE):
Ne vengono circa 700 gr. di crema, che credetemi è TROOOOPPPPPPAAAAAA anche per una mangiona come me
- 3 litri di latte
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato
- 700 gr di zucchero
- se piace anche mezza stecca di vaniglia (io evito perchè lo trovo troppo dolce così)

Mettete il latte, lo zucchero ed eventualmente la vaniglia in una casseruola su fuoco medio, appena il latte inizia a bollire aggiungere il bicarbonato attraverso un colino per evitare grumi ed abbassare la fiamma del fornello al minimo. Deve cuocere per due (2!!!) ore e l'unica accortezza che bisogna avere è di mescolare spesso.
Siete arrivati alla fine della cottura se il colore che ha preso è come quello delle caramelle mou (beige marrocino) e se la consistenza è tale che girando la crema con il mestolo si stacca dalla casseruola facendone vedere il fondo.
Lasciate raffreddare il tutto e quando è completamente freddo passatelo in un barattolo da poter tenere in frigo, perchè DEVE STARE IN FRIGO PER MANTENERSI NON ESSENDOCI CONSERVANTI.
IN QUESTO MODO DOVREBBE MANTENERSI PER DUE SETTIMANE (non posso dire se è vero perchè a me non dura mai tanto con le slurpate che ne faccio)

SECONDO PROCEDIMENTO (FACILISSIMO):
- lattina/e di latte condensato zuccherato(diciamo 2 o al massimo 3)
- acqua per bollire

ATTENZIONE HO SCRITTO LATTINA E NON ALTRO TIPO PERCHè DEVE CUOCERE NELL'ACQUA BOLLENTE, QUINDI LE CONFEZIONI DIVERSE DALLE LATTINE NON VANNO BENE. Io qui riesco a trovare solo un tipo di latte condensato e zuccherato, quello per intenderci di quella nota casa svizzera e devo dire che rende benissimo.

Mettete le lattine CHIUSE COSI' COME SONO in una pentola che le contenga, senza essere nè troppo grande nè troppo piccola, se si incastrano è meglio così nè tendono a salire in superficie nè fanno rumore mentre l'acqua bolle (potete usare anche dei fogli di giornale per incastrarli). Versate tanta acqua fredda nella pentola fino a coprire i barattoli, anzi meglio andare oltre. Il segreto per il buon successo è proprio questo, i barattoli, io li metto non in altezza ma "sdraiati" e li tengo sempre coperti di acqua, il che vuol dire che ogni volta che l'acqua bollendo evapora e si riduce, ne aggiungo dell'altra ma ben calda (tenetevi un pentolino da parte con cui bollire appunto dell'altra acqua). Anche con questa versione facilissima il latte deve cuocere a fiamma bassa per due (2) ore. Fate attenzione al livello dell'acqua altrimenti addio goduria dopo. Trascorse le due ore si lasciano i barattoli a raffreddare nella stessa acqua e pentola di cottura. Solo quando saranno freddi, apro le lattine e trasferisco la crema in un contenitore da frigo che si chiuda in maniera ermetica. Anche in questo caso si può conservare per 2 settimane sempre in frigo.

martedì 2 febbraio 2010

Fusilli al ferro con ragù di maiale


Oggi è il giorno della Candelora, quindi, secondo la tradizione cristiano ebraica, della purificazione di Maria, secondo i detti popolari oggi è il giorno per cui, secondo il tempo che fa, si saprà se l'inverno è finito o ne avremo ancora per 40 giorni. Qui il sole splende, ma fa un freddo incredibile, ergo, avremo ancora 40 giorni di freddo!
Ok allora quando fa freddo che si fa? Si mangia! E cosa si mangia? Roba sostanziosa! Bene allora è arrivato il momento giusto per postare questa ricetta che si lega a quella del maiale al forno perchè li ho mangiati allo stesso pranzo...poi ovvio 2 e dico due cocacole per digerire tutto quello che avevo mangiato.

Ingredienti:
- fusilli fatti in casa con: acqua tiepida, farina quando se ne prende, 1 uovo ogni 200 gr. di farina, sale. Si impasta come tutte le normali paste fresche e si taglia a pezzetti piccoli più o meno quanto il mignolo, poi lo si tira arrotolandolo con i palmi delle mani per renderlo più sottile possibile, quindi si passa dentro al ferro, per formare la scanalatura centrale e con delicatezza si ripassa. Una volta formato il fusillo, li si mette su carta forno ricoperta da un leggero strato di farina e poi si ricopre con un canovaccio pulito fino al momento della cottura in abbondante acqua salata e con un filo di olio per non far attaccare la pasta.

- per il ragù si utilizzano tutte le parti del maiale, più tipi sono di tagli di carne, più è saporito, con odori freschi come basilico, un pò di origano, sale e passata di pomodoro (preferibilmente di quella che ancora qui, si usa fare in casa in estate). Si fa cuocere il tutto a fuoco dolce per qualche ora, non meno di tre e poi si serve il tutto con una bella grattatina di ricotta dura salata silana!