lunedì 15 dicembre 2008

Scalilli




Altro dolce tipico del cosentino per le feste natalizie.

Scalillo vuol dire scaletta perchè il dolcetto ha la forma di una scaletta per l'appunto.

Altro dolce che viene fritto e poi ricoperto o con glassa al miele o con glassa allo zucchero.

Noi facciamo entrambi, ma io da vera golosa doc, preferisco quelli ingileppati (cioè glassa allo zucchero e limone).
Le dosi che riporto sono per un uso "robusto" familiare, per cui regolatevi, ne escono parecchi.


Ingredienti per 1 dose di impasto:
- 9 tuorli d'uovo
- 1 uovo intero
- 1 cucchiaio di sugna
- 1 cucchiaio di zucchero
- 2 limoni (la scorza) grattugiati finemente
- 1 bicchierino di rum
- farina quanto ne prende l'impasto


Olio per friggere piuttosto abbondante e preferibilmente di oliva.
Zucchero a velo o miele per la glassatura.
Si impastano le uova con lo zucchero, la scorza del limone, il rum e la sugna lasciati sciogliere insieme a bagno maria, si aggiunge la farina fino ad avere un impasto sodo ma non duro. Prendendo una mancianta di impasto alla volta si formano dei cilindri piuttosto sottili e, servendosi di un bastoncino di legno, tipo quello per i fusilli di avvolge la pasta intorno al bastoncino stesso con un movimento che fa: puntare alla punta del bastoncino l'inizio del cilindro, formare quindi due o tre spirali e alla fine chiudere con un ultimo giro di pasta tutto in torno. Si blocca il tutto schiacciando i capi, quindi sfilare delicatamente con le dita.
Si friggono poi in olio bollente e li si lascia scolare dall'olio poggiandoli su carta da cucina per un giorno intero, quindi li si ricopre con la glassa tipica fatta con tanto zucchero a velo, un goccino di succo di limone e un filo di acqua tiepida (il dolce deve essere bello bianco), altrimenti si può utilizzare la glassa al miele come già spiegato per i turdilli.

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